L’area su cui è situato l'Istituto è adiacente alla basilica di S. Maria Maggiore e fa parte di un insieme di aree acquisite attraverso decreti di esproprio emessi nel 1872 per la costruzione del quartiere Esquilino. Il lotto fu ceduto gratuitamente al Comune dalla Società dell’Esquilino, alla quale fu affidata la costruzione del'Istituto, realizzato nel 1879 contestualmente ai lavori di sistemazione della piazza S. Maria Maggiore e dei suoi accessi, a seguito della demolizione di un edificio adibito a scuderie papali di proprietà del Capitolo di S. Maria Maggiore.
La zona dell'Esquilino, quando Roma divenne Capitale, a chi entrava da Porta Pia, si presentava con campi sterminati, interrotti da Santa Maria Maggiore, San Giovanni in Laterano, ruderi romani e resti di mura. In questa zona avvenne l'espansione edilizia di Roma Capitale: furono costruiti edifici per le funzioni pubbliche e alloggi per gli impiegati ed i nuovi abitanti. Attualmente l'Esquilino è compreso tra la Basilica di San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e Porta Maggiore. Negli anni '70 - '80 l'Esquilino ha perso abitanti come tutto il centro storico di Roma; negli anni '90 è diventato un rione multietnico e le insegne in lingua cinese hanno fatto la loro comparsa, prima in modo isolato, diffondendosi poi a macchia d'olio, soprattutto tra piazza Vittorio e l'Esquilino.